Troppo spesso le imprese affrontano i temi ESG (ambientali, sociali e di governance) con un approccio difensivo: la sostenibilità viene percepita come un obbligo normativo o un costo da contenere. Il risultato? Interventi di facciata, certificazioni inutilizzate e iniziative poco incisive.
Eppure, esiste una via diversa: considerare la sostenibilità aziendale come una leva di trasformazione strategica. Integrando dimensioni economiche, ambientali e sociali, le imprese possono innovare, ridurre l’impatto ambientale e crescere in termini di competitività.
Indice dei contenuti
La visione di UniCredit: la sostenibilità integrale al centro
UniCredit ha sviluppato il progetto Road to Social Change, parte della Banking Academy, per diffondere una cultura di sostenibilità integrata. Non un’iniziativa isolata, ma un percorso strutturato che unisce imprese, territorio e comunità.
Attraverso una piattaforma di e-learning, talk ispirazionali, podcast in collaborazione con Will Chora Media e il coinvolgimento delle filiere strategiche del Made in Italy – come moda, design, food, turismo e meccanica – il programma accompagna le aziende dalla consapevolezza all’azione.
Dal 2020 a oggi, le quattro edizioni del progetto hanno raggiunto oltre 31.500 professionisti, formato una community di più di 1.000 Social Change Manager e offerto un percorso gratuito di 40 ore.
Formazione e competenze: il valore aggiunto per le PMI
Secondo Eleonora Malavasi, Head of ESG Italy UniCredit, l’educazione rappresenta un tassello fondamentale:
«Parlare di sostenibilità significa promuovere un’evoluzione complessiva dell’impresa: dall’innovazione tecnologica all’efficientamento energetico, fino alla gestione più responsabile delle risorse. È solo integrando economia, ambiente e società che la sostenibilità integrale diventa un elemento strutturale della strategia d’impresa».
UniCredit, attraverso la Banking Academy, offre percorsi gratuiti e strumenti pratici come la profilazione ESG, la consulenza specialistica e l’accesso a un ecosistema di partner tecnici.
Dalla formazione all’impatto sul territorio
Durante il convegno “Road to Social Change: la sostenibilità integrale per la competitività delle PMI”, a SPS Parma, UniCredit ha ribadito il proprio approccio sistemico: educazione, consulenza e servizi dedicati.
Come sottolinea Silvia Bernardi, responsabile area Corporate Key Clients di UniCredit Centro Nord:
«Road to Social Change è un percorso gratuito che diffonde la cultura della sostenibilità integrale nelle imprese e nelle istituzioni, generando impatto positivo sui territori».
La piattaforma di formazione digitale consente alle PMI di acquisire competenze pratiche su temi cruciali come transizione energetica, efficienza dei processi e gestione dei rischi ESG, adattando i contenuti ai diversi settori produttivi.
Il ruolo delle banche nella transizione sostenibile
Le banche hanno una funzione chiave nel guidare il cambiamento. Oltre alla formazione, UniCredit supporta le imprese attraverso strumenti finanziari concreti, come la finanza green, e con la rete di specialisti ESG distribuiti sul territorio.
Un esempio è la profilazione ESG, sviluppata con Cerved Rating Agency, che consente alle aziende (da 1 milione a 1 miliardo di fatturato) di conoscere il proprio livello di sostenibilità e pianificare un percorso di miglioramento.
Misurare la sostenibilità: dai dati alle decisioni strategiche
Senza dati, la sostenibilità aziendale resta astratta. Come sottolinea Augusto Bianchini, fondatore dello spin-off universitario Turtle:
«La sostenibilità è business. È un tema di dati: senza misurazioni, le intenzioni restano vuote».
La raccolta e l’analisi dei dati ESG permettono alle imprese di ridurre sprechi, migliorare i margini e rafforzare la governance. Due esempi concreti:
- Andimec (metalmeccanica di Ozzano): grazie a dashboard intuitive, ha aumentato l’Ebitda dal 3% al 12% in tre mesi.
- Formbags (azienda di packaging a Modena): ha ridotto il 43% di consumo energetico “a vuoto” ottimizzando i processi produttivi.
Intelligenza artificiale e sostenibilità integrale
L’adozione di intelligenza artificiale rappresenta un acceleratore fondamentale della transizione sostenibile. L’IA consente di gestire grandi volumi di dati, ottimizzare i processi e prendere decisioni predittive in tempo reale.
Come evidenzia Franco Mosconi, docente di Economia Industriale all’Università di Parma, l’Europa deve muoversi rapidamente per sviluppare un centro condiviso sull’IA, in grado di supportare la sostenibilità industriale e garantire un vantaggio competitivo.
La sostenibilità come leva di crescita
La sostenibilità integrale non è un vincolo, ma una opportunità strategica per le imprese italiane. Grazie a programmi come Road to Social Change, le PMI possono acquisire competenze, strumenti e partner per trasformare i principi ESG in vantaggio competitivo.
Solo misurando i dati, investendo nella formazione e integrando economia, società e ambiente, la sostenibilità aziendale diventa un motore concreto di innovazione, crescita e resilienza.