In termini generali, la sostenibilità in Italia è un fattore che sta a cuore alla maggior parte della popolazione. In particolare, sono le donne ad essere più attente.
Stando allo studio “Efficienza energetica e comportamenti individuali e comunitari in Italia” effettuato dal dipartimento Psicologia Sociale dell’Università Statale di Milano e dal dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’Enea, sono le donne a riporre maggior attenzione al tema della sostenibilità in Italia. Infatti, è proprio l’universo femminile ad avere una maggior sensibilità circa l’efficacia individuale sul benessere collettivo. Al contrario, il genere maschile si definisce maggiormente scettico sul reale impatto che i comportamenti del singolo producono sul sistema sociale. Proprio a conferma di quanto appena riportato, sono le donne ad indossare abiti più pesanti in inverno. O ancora ad utilizzare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico, nella convinzione di ridurre i consumi energetici.
Sostenibilità in Italia: lo studio
Lo studio, realizzato su un campione di famiglie lombarde, evidenzia come in ogni nucleo familiare, si vengano a sviluppare diverse subculture energetiche, derivanti da diverse variabili quali genere, età, tipologia di abitazione e impegno verso i temi della sostenibilità. Ad esempio gli anziani sono sensibili nei confronti del risparmio energetico ma per un aspetto prevalentemente economico. Al contrario, i giovani lo sono più per motivazioni ideologiche.
Le scelte sostenibili degli italiani
Ad ogni modo, in termini generici, la sostenibilità in Italia è un tema molto rispettato. Infatti, il Paese è tra i più sostenibili in Europa sia per le scelte d’acquisto, che per la consapevolezza sui consumi. Proprio per quest’ultimo punto infatti, secondo un sondaggio del Gruppo Bsh, 9 italiani su 10 prima dell’acquisto di un grande elettrodomestico si informano sulle caratteristiche del prodotto e sulla sua sostenibilità. Inoltre, è ancora una volta il fattore sostenibilità ad influenzare le decisioni di consumo di più di tre quarti degli italiani, posizionando il nostro Paese al secondo posto in Europa (dopo la Spagna).