Mobilità sostenibile: il trend italiano

A che punto siamo in Italia nel passaggio alla mobilità sostenibile e come affrontano e si sviluppano le diverse realtà?

Partendo dalle auto elettriche in sharing, agli scooter, fino ad arrivare ai monopattini elettrici, negli ultimi anni il trasporto pubblico è in continuo divenire. Questo, particolarmente influenzato dagli obiettivi nazionali di riduzione dell’inquinamento: la lotta costante nelle grandi città.

L’approccio alla mobilità sostenibile nelle singole città italiane

Esaminando più da vicino l’approccio all’amministrazione della mobilità su scala locale, ogni città agisce a seconda delle proprie possibilità, strategie e facendo tesoro dei finanziamenti europei. Ad esempio, a Bari, Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Roma e Torino sono presenti progetti anti smog.

Bari

A Bari, oltre a sviluppare un lavoro di ampliamento dell’area metropolitana, viene limitato l’utilizzo delle auto nel centro storico e viene incoraggiato l’utilizzo dell’acquisto di biciclette tramite l’erogazione di incentivi (dai 100 ai 200 euro a seconda del modello). Infatti, una delle priorità del sindaco è quella di limitare l’utilizzo delle auto nel centro cittadino:

«Abbiamo in pratica tolto questi mezzi dal centro storico e rinnovato il parco dei mezzi per il trasporto pubblico locale, comprandone circa 100 e prevedendone un acquisto di altri 80: la grande maggioranza è a metano». 

Antonio Decaro, Sindaco di Bari

Bologna

A Bologna è in corso il rimodellamento del parco bus e si sta lavorando sulla realizzazione della prima linea tramviaria.

Firenze

A Firenze oltre allo sviluppo della linea tramviaria e all’ampliamento delle piste ciclabili, in città è nata la Smart City Control Room (SCCR). In altri termini, una struttura in cui tutti i dati e gli indicatori della città/metropoli vengono aggregati e calcolati tramite Big Data Analytic, al fine di produrre visioni sintesi, previsioni, anomalie. Questi ultimi, hanno lo scopo di andare a supporto degli operatori/decisori e rendere più snelle le dinamiche di comprensione-azione. In particolare, tramite simulazioni di scenari con condizioni “what-if”. utili a sondare situazioni di “cause-effetto” dei vari interventi che vengono proposti a seguito di accadimenti.
Per quanto riguarda la linea tramviaria, la città di Firenze, si classifica come:

“la prima città italiana per numero di cariche elettriche rispetto agli abitanti, con 410 punti di ricarica. E arriveranno altre 100 colonnine. Abbiamo poi realizzato sei colonne di ricarica fast riservate ai taxi, la cui flotta è già per quasi la metà green, tra ibridi ed elettrici».

Dario Nardella, Sindaco di Firenze

Milano

A Milano è una delle città maggiormente improntata sulla mobilità sostenibile. Oltre ad investire sugli autobus elettrici, con l’obiettivo di renderli full electric entro il 2030, lavora anche sull’ampliamento del trasporto pubblico tanto di superficie che sotterraneo. Infatti, oltre ad ampliare la linea metropolitana, ci si focalizza anche sulla realizzazione di nuove piste ciclabili.

«Milano, ha intrapreso la strada della transizione ambientale da tempo: da noi la lotta allo smog e al traffico veicolare non nasce di certo negli ultimi mesi. Area C, Area B sono di fatto una Low Emissions Zone che copre quasi per intero il territorio comunale, impedendo l’accesso in città ai veicoli più inquinanti; c’è poi la costruzione di nuove linee della metropolitana e il prolungamento di alcune tratte per servire anche chi arriva da fuori Milano in un’ottica di mobilità sostenibile integrata e allargata; e ancora gli investimenti in autobus elettrici – la flotta Atm sarà interamente full electric entro il 2030 – e la realizzazione di piste ciclabili in sola segnaletica sono parte integrante di un processo e di un piano che vuole la Milano di domani sempre più sostenibile a livello ambientale, economico e sociale».

GIuseppe Sala, Sindaco di Milano

Napoli

A Napoli si agisce sulla riqualifica delle linee ferroviarie e filoviaria in disuso, ma anche sull’acquisto di nuovi tram, senza trascurare la creazione di nuovi spazi per la mobilità dolce. Infatti, proprio nel capoluogo partenopeo:

«le progettazioni di oltre una decina di chilometri di piste ciclabili ognuna, saranno poi realizzate con i fondi, circa cinque milioni di euro, già stanziati e messi a disposizione dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con l’emergenza epidemiologica in corso […]. È stata poi incentivata la nascita di nuovi servizi che, diffusi sul territorio e di supporto al trasporto pubblico, potessero migliorare la mobilità personale nelle abitudini e negli spostamenti dell’ultimo miglio. In quest’ottica abbiamo attivato le prime stazioni di bike sharing e due servizi di micromobilità elettrica con monopattini in sharing».

Alessandra Clemente, Assessore alla mobilità alternativa

Roma

A Roma a seguito di un necessario rinnovo di Atac, si lavora sull’espansione del servizio di bici e monopattini elettrici in sharing, con il fine di raggiungere anche le zone più periferiche della città come Ostia. Infatti, uno dei cavalli di battaglia della capitale italiana è proprio lo sharing di monopattini elettrici e bici a pedalata assistita. Nel corso del 2020, gli operatori sono diventati 7 e il comparto totale è passato da 3 mila a 14 mila 500 unità. Inoltre, le corse stimate fino a maggio 2021 sono 2,8 milioni. Non manca inoltre il car sharing con quattro servizi attivi: tre privati e uno pubblico affidato alla partecipata Roma Servizi per la Mobilità.

Torino

la città di Torino, oltre ad aver limitato al traffico i mezzi più inquinanti e ampliato le piste ciclabili, si è prefissata di raggiungere il 56% di veicoli tpl a trazione elettrica e a metano entro il 2023. Stando ai dati rilasciati dall’Assessore all’ambiente Alberto Unia:

siamo passati nel 2021 ad avere il 40% dei veicoli a trazione elettrica e a metano, nel 2022 arriveremo al 50% per poi raggiungere il 56% nel 2023. Anche i veicoli saranno rinnovati, compresi quelli diesel».

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