Intelligenza artificiale e sostenibilità: il futuro tra etica, innovazione e governance

AI e sostenibilità: al Salone del Libro 2025 esperti discutono etica, green AI e impatti su scuola, energia e assicurazioni.

Dataset più piccoli, algoritmi equi e trasparenti e una governance consapevole. Sono queste le direttrici per sviluppare un’intelligenza artificiale sostenibile, emerse durante l’evento ASviS al Salone del Libro di Torino, in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025.

Al centro del dibattito, la presentazione del nuovo volume di FUTURAnetwork: Mille schegge di intelligenza artificiale, un lavoro che esplora l’impatto dell’AI sulla società e i possibili scenari futuri.

AI e sostenibilità: una sfida aperta

Come sarà l’intelligenza artificiale nel 2030? Quale sarà il suo rapporto con la sostenibilità? Sarà un alleato o un ostacolo?” Con queste domande il giornalista Luca De Biase ha aperto l’incontro Oltre l’algoritmo: intelligenza artificiale e futuro della società.

L’evento ha visto la partecipazione di esperti, accademici e rappresentanti del mondo industriale, riuniti per riflettere su come l’AI influenzi le diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile: dall’energia all’educazione, dalla governance etica fino al mondo assicurativo.

Il libro “Mille schegge di intelligenza artificiale”

A presentare il volume è stato Flavio Natale, redattore di FUTURAnetwork, il sito dell’ASviS che analizza i diversi scenari futuri in chiave di sostenibilità.

Il libro, scaricabile gratuitamente, esplora l’evoluzione dell’AI e raccoglie anche conversazioni simulate tra diverse intelligenze artificiali, curate da Pietro Speroni di Fenizio, che evidenziano come i modelli generativi rispondano in modo diverso a seconda dei dataset su cui vengono addestrati.

“È un frammento del cammino velocissimo che stiamo attraversando,” ha commentato Natale, ricordando anche l’iniziativa Ecosistema Futuro, pensata per portare i “futuri” al centro del dibattito politico e culturale.

Green AI: algoritmi trasparenti ed efficienti

Allegra De Filippo, docente all’Università di Bologna, ha sottolineato il potenziale dell’AI per la sostenibilità ambientale. Nei suoi progetti di ricerca, l’intelligenza artificiale viene utilizzata per ottimizzare reti energetiche, integrare fonti rinnovabili e simulare scenari di crisi ambientale.

Secondo la ricercatrice, l’AI può contribuire agli Obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare al Goal 7 sull’energia pulita e accessibile. Tuttavia, ha avvertito dei rischi: “Un algoritmo sostenibile deve basarsi su dataset non eccessivamente grandi, deve essere efficiente, comprensibile, trasparente e privo di bias. Solo così potremo parlare di vera green AI”.

AI e sostenibilità digitale: il punto di vista etico

Per Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, il problema non è demonizzare il digitale, ma comprenderne gli impatti reali.

Un esempio concreto: il 30% delle emissioni urbane deriva da riscaldamento e raffreddamento. Se l’AI riuscisse a ridurne i consumi del 10%, il beneficio corrisponderebbe quasi al 3% delle emissioni complessive.

Secondo Epifani, la sostenibilità digitale si gioca su due livelli:

  • sostenibilità del digitale, ossia ridurre l’impatto delle tecnologie stesse;
  • sostenibilità grazie al digitale, ovvero l’uso dell’AI come leva per ridurre emissioni e consumi.

Infine, un richiamo all’etica: “L’etica è nostra, non delle macchine. Non esistono ancora intelligenze artificiali pensanti. È la società che deve costruire regole e principi per governarle”. Temi approfonditi nel Manifesto per la sostenibilità digitale dell’AI pubblicato nel 2023.

Intelligenza artificiale e scuola: opportunità e rischi

L’AI sta trasformando anche il mondo dell’educazione. Francesca Bastagli, responsabile ricerca della Fondazione Agnelli, ha evidenziato due direttrici principali:

  1. Come si insegna e si apprende, anche dal punto di vista organizzativo e amministrativo.
  2. Cosa insegnare alle nuove generazioni, affinché siano pronte a gestire rischi e opportunità dell’AI.

Tra i vantaggi, spicca il tutoraggio personalizzato grazie a sistemi di intelligenza artificiale. Ma, avverte Bastagli, serve una revisione urgente dei curricula scolastici, per fornire agli studenti le competenze digitali necessarie a un futuro governato dalle nuove tecnologie.

Intelligenza artificiale nel settore assicurativo

Un altro ambito cruciale è quello delle assicurazioni. Filippo Della Casa, CEO di Leithà (tech & data factory del Gruppo Unipol), ha parlato dei rischi di bias e overfitting negli algoritmi di AI antifrode.

“Se alleniamo un algoritmo su un campione distorto – spiega Della Casa – rischiamo di concentrare risorse su falsi positivi e non intercettare le vere frodi”. La soluzione? Algoritmi addestrati su dataset rappresentativi, che garantiscano risultati più equi ed efficaci.

Verso un’AI sostenibile ed etica

L’intelligenza artificiale rappresenta un’enorme opportunità per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Ma solo se sviluppata con algoritmi equi, dataset ottimizzati, trasparenza e una solida governance etica.

Come emerso al Salone del Libro 2025, la vera sfida non è soltanto tecnologica, ma culturale: costruire un’AI responsabile capace di diventare un motore di progresso sostenibile.

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